Gli specialisti pubblici, al termine della loro visita, producono delle relazioni che vengono caricate sul Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).
Il medico di famiglia non accede tuttavia ai FSE di tutti i pazienti e d'abitudine non entra attivamente nei fascicoli dei pazienti dopo che questi hanno effettuato accertamenti o visite specialistiche.
E' pertanto importante che il paziente, dopo una visita specialistica, prenda un appuntamento con il proprio medico portando in visione la relazione dello specialista. Questo per permettere al proprio medico di acquisire le informazioni diagnostiche, di valutare la terapia prescritta e eventualmente aggiornare la cartella clinica dello studio.
Se lo specialista pubblico (o privato accreditato) ritiene di dover prescrivere ulteriori accertamenti per giungere alla diagnosi, ha l'obbligo di rilasciare le relative ricette su ricettario regionale o in forma dematerilizzata.
E' importante precisare che la visita specialistica non determina obblighi per il Medico di Medicina Generale (MMG). Il medico di famiglia non è tenuto a prescrivere tutti gli accertamenti o tutte le terapie proposte dallo specialista, poiché il consulto specialistico ha valore di consulenza. Il medico di famiglia prescriverà (assumendosi le relative responsabilità prescrittive) le terapie consigliate solo se concorderà con le valutazioni dello specialista.
Gli specialisti privati, al termine della loro visita, producono delle relazioni che non vengono caricate sul Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE). E' pertanto ancora più importante che il paziente, dopo una visita specialistica privata, prenda un appuntamento con il proprio medico perché quest'ultimo possa acquisire le informazioni diagnostiche, valutare la terapia prescritta e eventualmente aggiornare la cartella clinica dello studio.
E' importante precisare che la visita specialistica privata non determina alcun obbligo per il Medico di Medicina Generale (MMG).
Nel caso di visite a cui ci si sottopone di propria iniziativa, per il medico di famiglia non si tratta nemmeno di una consulenza vera e propria, poiché l'accertamento non è stato da lui richiesto. In ogni caso il medico di famiglia non è tenuto a prescrivere gli accertamenti o le terapie proposte dallo specialista. Prescriverà a carico del SSR (assumendosene le relative responsabilità) solo se concorderà con le valutazioni del professionista privato.
Il paziente potrà sempre continuare privatamente il percorso di diagnosi e cura proposto dallo specialista privato.